sabato 21 gennaio 2017



      Sin dall'inizio, il testo, con qualche incertezza, trasporta il lettore in un enigmatico cammino, dove per certo ci condurrà a un epilogo.
      La suspence è volutamente nebbiosa, sibillina e rimanda a libri noti.
      L'autore/guida che incontra negli specchi le figure delle sue letture e le rende tangibili, dà concretezza al sogno che è alla base delle nostre invenzioni per far sì che la vita sia degna di essere vissuta con tutte le sue contraddizioni che sono già nei personaggi rivisitati.
      Nell' "ideoteca" le ombre già si delineano nelle idee che le hanno generate e il richiamo del solo loro nome porta dietro la storia. Affollano le motivazioni nella surrealtà del luogo e del racconto. Non si esce dai sogni dei poeti (pag.27) e l'esaltazione dell'amore è il succo del capitolo condotto da Beatrice nel tentativo di spiegarlo nella sua assoluta beatitudine. Da descrizioni del sublime scaturisce la figura del burattino Pinocchio a rapportarci con la favola umana dove gli uomini somigliano ai burattini (pag.36) e segnano ancora una lunga evocazione di questi e dei più disparati spiriti della letteratura. Le "ombre", figlie tutte del sogno e della fantasia, perseguono l'autore non catturandolo mai completamente.  Ho l'impressione, andando avanti nella lettura, che l'autore si sia molto divertito a reinventare pensieri, azioni e amori dei manipolati personaggi che imperano proprio mentre parla d'amore e di sogno facendo attenzione che la realtà non ci morda (pag. 61).
      Nella visionarietà del racconto lungo si percepisce l'anelito a una possibile risposta che identifichi la realtà del sogno  e quanto questa condizioni il cammino d'ognuno.
      I "dialoghi impossibili" si rincorrono in domande terrene e Don Chisciotte impersonerà la "Soaltà" (lui sì che lo può fare!). I Personaggi delle Fiabe con Pinocchio che muore e risorge, sfilano per raccontarci la differenza fra sogno e fantasia fino alla sublimazione di un epilogo aperto. Attraverso figure degli uomini/libro e nel silenzio che accoglie K. che ritroverà in Kafka la propria identità, si snodano anche le nostre letture e i punti fermi del sogno che insegna a vivere.
      Una lettura fascinosa e memorabile, un connubio voluto per un felice esito.

Liliana Ugolini