Gentilissimo Guglielmo,
ho finalmente letto con grande piacere il suo testo teatrale. (H-ombre-S)
Max Brod raccontava che Kafka avesse detto che gli umani avrebbero potuto essere il sogno di Dio. La qualità e la profondità della scrittura sono un'evidente dote di questo testo. L'impegno scenico risulterebbe assai gravoso, (forse soltanto uno stabile e un Ronconi potrebbero permettersi una tale messinscena). Dal punto di vista teatrale si corre il rischio che manchi un po' troppo di azione e di fisicità. E' la qualità letteraria che mi pare splendere.
Naturalmente è il mio modestissimo parere e non è affatto detto che io abbia ragione né che tutti ( o la maggioranza, o alcuni, o anche soltanto un altro) la debbano pensare come me.
Ribadisco che in questi tempi di disinvolta sciatteria della scrittura è un gran piacere leggere sì accurata perizia di forma e una tale profondità di sapere e di immaginazione.
Cordiali saluti,
gianfranco perriera
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